Paola Peretti
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Nata nel 1986 in provincia di Mantova, cresce in un paese vicino a Verona, dove vive tuttora.
Dopo la laurea in lettere, e la specializzazione in editoria e giornalismo (con una tesi sulle discriminazioni di genere nella storia della letteratura per bambini e ragazzi), ha fatti tanti lavori: barista, animatrice, insegnante privata e docente di italiano per i bambini stranieri. Ha scritto a lungo per giornali locali. Nel 2015 ha frequentato la scuola di tecniche narrative "Palomar" di Rovigo, dove è nata la bozza del suo primo libro, La distanza tra me e il ciliegio, divenuto un caso editoriale con traduzioni in 28 Paesi e in Italia pubblicato da Giunti editore (2023), subito seguito da Io, Filippo e l'albero di ciliegie (2024). Entrambi i romanzi hanno per protagonista una ragazzina ipovedente, esperienza vissuta in prima persona dall’autrice, affetta dalla malattia di Stargardt.
Con Rizzoli nel 2021 ha pubblicato La brigata delle cinque sorelle.
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BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE:
Da 10 anni
Io, Filippo e l’albero di ciliegie, Giunti editore, 2024
La distanza tra me e il ciliegio, Giunti editore, 2023
Eventi
PAOLA PERETTI
I Ragazzi Leggendari e le Ragazze Leggendarie intervistano l’autrice a partire dal libro “La distanza tra me e il ciliegio”, Giunti editore, 2023

Libro in Evidenza
La distanza tra me e il ciliegio, Giunti editore, 2023
Mafalda ha nove anni, indossa un paio di spessi occhiali gialli e conosce a memoria “Il barone rampante” di Italo Calvino. Scappa dai professori arrampicandosi sul ciliegio all’entrata della scuola insieme a Ottimo Turcaret, il fedele gatto che la segue ovunque. Su quel ciliegio sogna perfino di andarci a vivere, ma tra pochi mesi non lo potrà più vedere perché i suoi occhi si stanno spegnendo e un po’ alla volta, giorno dopo giorno: diventerà cieca. È una bambina curiosa e l’idea di rimanere al buio la spaventa: per questo tiene un diario in cui annota le cose che non potrà più fare, come contare le stelle e giocare a calcio con Filippo, il bullo della classe che parla solo con lei. Grazie all’aiuto della sua famiglia e dei suoi amici, Mafalda capisce che un altro modo di vedere è possibile. Impara a misurare la distanza dal ciliegio accompagnata dal profumo dei fiori e comincia a scrivere un nuovo elenco: quello delle cose a cui tiene e che riesce a fare, nonostante il buio. Un romanzo poetico, struggente e profondo che si legge tutto d’un fiato, con un groppo in gola ma, insieme, con un sorriso pieno di speranza.